Smantellamento dei rifiuti nucleari: un importante quadro di interventi

Smantellamento dei rifiuti nucleari: un importante quadro di interventi

Per un territorio finalmente libero da contaminazioni radiologiche verrà creato un deposito nazionale che accoglierà la richiesta di rifiuti nucleari da smaltire.

I RIFIUTI NUCLEARI

L’Italia è alle prese con le attività di smantellamento delle quattro centrali nucleari presenti sul proprio territorio, degli impianti di produzione del combustibile nucleare e di tutte le attività ad esse collegate.
Queste generano circa 55.000 mc di rifiuti nucleari, di cui il 20% circa ad alta radioattività e la restante percentuale a bassa o media radioattività.

La centrale nucleare di Caorso, una delle quattro attive in Italia fino al 1987

La centrale nucleare di Caorso, una delle quattro attive in Italia fino al 1987

A queste cifre vanno aggiunti oltre 15.000 mc di rifiuti radioattivi provenienti dalle attività di medicina nucleare, diagnostiche e terapeutiche (siringhe, flaconi, guanti, provette, ecc…).
Un numero che nei prossimi anni andrà a crescere con un trend di oltre 500 mc/anno portando la quantità di rifiuti da smaltire a quasi 100.000 metri cubi.

Allo stato attuale i rifiuti prodotti quotidianamente vengono raccolti presso i siti di produzione od in aree di stoccaggio provvisorio sparse su tutto il paese. Una situazione che richiede una soluzione definitiva, allineata ai migliori standard internazionali di sicurezza.

LA LEGISLAZIONE IN MATERIA

La direttiva europea Euratom (2011\70) ha imposto ad ogni stato membro dell’Unione la realizzazione di un deposito in grado di ospitare in sicurezza i rifiuti nucleari ed il combustibile esaurito derivanti dagli impieghi industriali e medico-sanitari.

L’Italia ha previsto, con DL 31\2010, un deposito nazionale destinato allo stoccaggio, a titolo provvisorio di lunga durata,  dei rifiuti nucleari ad alta radioattività, e allo smaltimento a titolo definitivo dei rifiuti nucleari a media o bassa radioattività derivanti dalle attività industriali, medico-sanitarie e di pregressa gestione di impianti nucleari.

IL DEPOSITO NAZIONALE

Il deposito nazionale dovrà essere collocato in un parco tecnologico finalizzato alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni per la messa in sicurezza e lo smaltimento dei rifiuti di origine nucleare.

Il piano di intervento prevede investimenti ingenti, stimati in circa 2,5 miliardi di euro, nonchè un tempo di realizzazione che supera i 5 anni.

Una grande opportunità per il nostro paese che andrà a creare nuovi posti di lavoro per tecnici qualificati in materia e che restituirà un ambiente più pulito e libero da pericoli radiologici, creando condizioni di maggiore sicurezza rispetto alla situazione attuale.

Maggiori informazioni su:

Immagine principale di Janos Korom Dr. from Wien, Austria (Bécs 219  Uploaded by darkweasel94) [CC-BY-SA-2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)], attraverso Wikimedia Commons

Immagine della centrale di Caorso di Simone Ramella [CC-BY-2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by/2.0)], attraverso Wikimedia Commons

Über Cristiano Cinacchio

Classe 1985, laureato nel 2011 in Scienze della Comunicazione presso l'Università di Milano-Bicocca, con tesi in marketing relazionale e fidelizzazione del cliente. Nel marzo 2012 entra a far parte di DENIOS, in un primo momento come updater del db clienti. Da maggio 2013 è responsabile online marketing di DENIOS Italia e content manager di sito web e blog. Negli anni passati in DENIOS ha sviluppato grande familiarità con le tematiche riguardanti lo stoccaggio e la sicurezza sul lavoro nonchè un grande interesse per l'ecologia, la tecnologia industriale e le fonti di energia eco-compatibili.

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