Il Piano di semplificazione delle norme e delle procedure di prevenzione degli incendi

Il Piano di semplificazione delle norme e delle procedure di prevenzione degli incendi

Prevenzione fa rima con semplificazione“. Questo il mantra del nuovo „Piano di semplificazione delle norme e delle procedure di prevenzione degli incendipresentato il 30 aprile scorso dal ministro dell’Interno Angelino Alfano e dal capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa civile, Alberto Di Pace.

OBBIETTIVO: LO SNELLIMENTO DEL SISTEMA BUROCRATICO

Meno carta, tempi certi, più sicurezza e anche risparmi mediante una vera e propria semplificazione dell’articolata e complessa normativa vigente sulla prevenzione degli incendi, salvaguardando, al contempo, gli obiettivi di sicurezza delle persone e dei beni. L’obiettivo dichiarato del nuovo „“Piano di semplificazione delle norme e delle procedure di prevenzione degli incendi“ è quello di snellire la normativa vigente e di accorpare in unico testo tutte le disposizioni di prevenzione incendi riguardanti ogni attività, racchiudendo in un centinaio di pagine tutta la normativa.

„Si apre un capitolo nuovo nel rapporto tra istituzioni e cittadiniha commentato il ministro Alfanol’importanza della giornata di oggi è il valore d’esempio per tutta la Pubblica Amministrazione del lavoro fatto dai Vigili del Fuoco“. „In questo progetto sono dunque le linee guida della rivoluzione burocratica che semplifica la vita di milioni di italiani, dagli imprenditori agli artigiani, dai professionisti ai cittadini“ ha continuato il Ministro „Scuole e ospedali verranno messi a norma e non ci saranno più alibi per non farlo, persino i centri storici saranno favoriti dalla semplificazione. Guadagneranno tutti e alla fine guadagnerà l’Italia.“

Chiaramente non tutte le voci sono state all’unisono gioiose. Il segretario nazionale dell’Ugl Vigili del Fuoco, Fernando Cordella ha invitato il ministro dell’Interno „a semplificare, oltre il sistema di regole, anche le procedure interne al Dipartimento e a risanare quelle inadempienze che rischiano, alla lunga, di compromettere l’efficienza del servizio“ puntando poi il dito sul „mancato pagamento degli emolumenti accessori della campagna antincendio boschiva dell’estate scorsa“ e sulla „indisponibilità di fondi della Protezione Civile per l’ordinaria manutenzione dei mezzi di soccorso“.

PRINCIPI GUIDA DEL PIANO

Il piano, che dovrà tradursi a breve in decreto ministeriale sulla prevenzione degli incendi, si basa su principi di generalità e semplicità proponendo le soluzioni più comprensibili, agevoli e facilmente applicabili  a tutte le attività soggette a controlli. Le linee guida sono:

  • generalità: le medesime metodologie di progettazione della sicurezza antincendio descritte possono essere applicate a tutte le attività;
  • semplicità: laddove esistano diverse possibilità per raggiungere il medesimo risultato si prediligono soluzioni più semplici, realizzabili, comprensibili, per le quali è più facile operare la revisione;
  • modularità: l’intera materia è strutturata in moduli di agevole accessibilità, che guidano il progettista antincendio alla individuazione di soluzioni progettuali appropriate per la specifica attività;
  • flessibilità: per ogni livello di prestazione di sicurezza antincendio richiesto all’attività sono indicate diverse soluzioni progettuali prescrittive o prestazionali. Sono, inoltre, definiti metodi riconosciuti che valorizzano l’ingegneria antincendio, che consentono al progettista antincendio di individuare, autonomamente, specifiche soluzioni progettuali alternative e dimostrarne la validità, nel rispetto degli obiettivi di sicurezza antincendio;
  • standardizzazione ed integrazione: il linguaggio in materia di prevenzione incendi è conforme agli standard internazionali e sono unificate le diverse disposizioni previste nei documenti esistenti della prevenzione incendi in ambito nazionale;
  • inclusione: le persone che frequentano le attività sono considerate un fattore sensibile nella progettazione della sicurezza antincendio, in relazione anche alle diverse abilità (es. motorie, sensoriali, cognitive, ecc.), temporanee o permanenti;
  • contenuti basati sull’evidenza: il presente documento è basato su ricerca, valutazione ed uso sistematico dei risultati della ricerca scientifica nazionale ed internazionale nel campo della sicurezza antincendio;
  • aggiornabilità: il documento è redatto in modo da poter essere facilmente aggiornato al continuo avanzamento tecnologico e delle conoscenze.
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Grazie al know-how maturato in oltre 25 anni di esperienza DENIOS si propone quale partner affidabile e competente nel settore della prevenzione degli incendi sul posto di lavoro. I suoi prodotti standard, affidabili perchè testati nella pratica e omologati dai più importanti istituti, variano dagli armadi con protezione antincendio, ai depositi per grandi quantità di infiammabili, nonchè soluzioni apposite per lo stoccaggio di piccole o grandi quantità di bombole del gas. I depositi antincendio DENIOS sono inoltre gli unici in Italia certificati REI 120 nella loro globalità dal RINA.

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COLLEGAMENTI ESTERNI

La presentazione del Piano – a cura del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

La risposta completa di Antonio Cordella

Il programma completo di prodotti DENIOS

Progetti speciali di protezione antincendio

Immagine Di Piotr Jaworski; PioMEN DE PL [Public domain], attraverso Wikimedia Commons

Über Cristiano Cinacchio

Classe 1985, laureato nel 2011 in Scienze della Comunicazione presso l'Università di Milano-Bicocca, con tesi in marketing relazionale e fidelizzazione del cliente. Nel marzo 2012 entra a far parte di DENIOS, in un primo momento come updater del db clienti. Da maggio 2013 è responsabile online marketing di DENIOS Italia e content manager di sito web e blog. Negli anni passati in DENIOS ha sviluppato grande familiarità con le tematiche riguardanti lo stoccaggio e la sicurezza sul lavoro nonchè un grande interesse per l'ecologia, la tecnologia industriale e le fonti di energia eco-compatibili.

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