Il quadro normativo riguardante i sistemi di ventilazione e aspirazione nei laboratori si compone delle normative DIN EN 14175 – parte 3 e DIN 12924, regolamentanti rispettivamente i metodi di omologazione delle cappe aspiranti e la concentrazione dei gas nocivi negli ambienti chiusi.
GLI OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
Il datore di lavoro, prima dell’inizio di un’attività, ha l’obbligo di accertare l’eventuale presenza di sostanze pericolose tra i materiali utilizzati e se, durante l’attività possano essere rilasciate sostanze dannose agli operatori.
Durante l‘attività con liquidi infiammabili vengono rilasciati vapori che richiedono una suddivisione in zone Ex. Utilizzando un sistema di aspirazione la grandezza di tale zona può essere ridotta.
Per lavori con piccole quantità di sostanze infiammabili in una cappa funzionante, nel caso in cui i vapori siano a tal punto diluiti dal sistema di aspirazione da rimanere al di sotto dei limiti di protezione, il datore di lavoro può addirittura classificare l’area di lavoro come zona senza protezione antideflagrante .
LA NORMA DIN EN 14175
La parte 3 della norma europea EN 14175 definisce i metodi per le prove di omologazione di tipo atte a valutare la sicurezza e le prestazioni delle cappe di aspirazione nei laboratori.
Secondo il decreto tedesco sulle sostanze pericolose (GefStoffV), attuazione della direttiva europea 98/24/CE sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro, e quello sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute per i luoghi di lavoro (ArbStättV), gas, vapori o materiali in sospensione pericolosi che si liberano devono essere raccolti completamente all’origine o nei punti di rilascio prima che possano diventare nocivi per la salute e l’ambiente.
Ciò viene dimostrato mediante le prove regolate dalla direttiva DIN EN 14175 Parte 3 (in vigore dal 2003) „Metodi per prove di omologazione di tipo per cappe di aspirazione“ par. 5.4 (capacità di ritenzione).
LA NORMA DIN 12924
La garanzia che negli ambienti chiusi non si creino miscele gas-aria potenzialmente esplosive viene ottenuta e dimostrata mediante un’ulteriore prova sulla base della norma DIN 12924 Parte 1 „Concentrazione di gas nocivi negli ambienti chiusi“.
I più bassi limiti di esplosione di cui si abbia conoscenza sono di circa 7000 ppm (LEL) del nonano. La prova prevista dalla norma DIN 12924 Parte 1 riguardante la concentrazione massima di sostanze nocive negli ambienti chiusi definisce una concentrazione massima consentita di 2000 ppm (quindi un fattore di sicurezza almeno di 3,5).
Le postazioni di lavoro aspiranti per sostanze pericolose DENIOS hanno raggiunto nell’ambito di questa prova una concentrazione massima di sostanze nocive non superiore a 320 ppm. In tal modo per l’utente è garantita una sicurezza 20 volte maggiore, di gran lunga superiore alle disposizioni della norma DIN 12924 Parte 1.
POSTAZIONI DI LAVORO E TAVOLI VARIO FLOW
Le postazioni di lavoro DENIOS rappresentano una soluzione per l’aspirazione nei laboratori: grazie ad esse infatti i vapori pericolosi per la salute vengono raccolti ed evacuati, senza penetrare nell’ambiente. Con le nostre postazioni di lavoro potrete effettuare attività di travaso, incollaggio o pulizia con sostanze pericolose, ed anche infiammabili, grazie alle versioni antideflagranti.
I tavoli di lavoro VARIO-Flow consentono di svolgere in perfetta sicurezza delicati processi produttivi in un’area esattamente definita. In funzione dell’applicazione viene utilizzata una di queste serie: Compact (per processi lavorativi localizzati e ricorrenti), Premium (per l’impiego industriale continuativo) e Pharma (per processi di lavoro nell’industria farmaceutica/chimica e biotecnologica)
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