L’ONU lancia l’allarme clima – Italia in direzione contraria

L’ONU lancia l’allarme clima – Italia in direzione contraria

L‚IPCC, organo scientifico delle Nazioni Unite per il clima, dopo una settimana di lavoro lancia l’allarme clima relativo al surriscaldamento globale del pianeta e invita all’utilizzo delle energie rinnovabile. Il nostro paese però, secondo Greenpeace, si muove in direzione opposta.

COS’E‘ L’IPCC

L‘Intergovernmental Panel on Climate Change (Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico) o IPCC è il foro scientifico formato nel 1988 da due organismi delle Nazioni Unite, l’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO) ed il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) allo scopo di studiare il riscaldamento globale.

Esso è organizzato in tre gruppi di lavoro:

  • il gruppo di lavoro I si occupa delle basi scientifiche dei cambiamenti climatici;
  • il gruppo di lavoro II si occupa degli impatti dei cambiamenti climatici sui sistemi naturali e umani, delle opzioni di adattamento e della loro vulnerabilità;
  • il gruppo di lavoro III si occupa della mitigazione dei cambiamenti climatici, cioè della riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.

L’IPCC non svolge direttamente attività di ricerca né di monitoraggio o raccolta dati: l’IPCC fonda le sue valutazioni principalmente su letteratura scientifica pubblicata in seguito a peer review (revisione paritaria). L’attività principale dell’IPCC è la preparazione a intervalli regolari di valutazioni esaustive e aggiornate delle informazioni scientifiche, tecniche e socio-economiche rilevanti per la comprensione dei mutamenti climatici indotti dall’uomo, degli impatti potenziali dei mutamenti climatici e delle alternative di mitigazione e adattamento disponibili per le politiche pubbliche.

L’ALLARME CLIMA

Dopo sette giorni di intenso lavoro, l’IPCC ha reso pubblico ieri, domenica 2 novembre 2014, il quinto rapporto sui cambiamenti climatici, ponendo l’accento sul fatto che si può fare ancora molto per fermare i cambiamenti climatici ed il surriscaldamento globale (l’animazione sotto illustra con la scala cromatica i cambiamenti avvenuti dal 1950 ad oggi), ma bisogna iniziare da subito.

63_years_of_climate_change_by_NASA

Per mantenere il riscaldamento globale in una misura accettabile (sotto i 2°C) bisognerà ridurre entro il 2050 le emissioni mondiali di gas serra del 40-70%. Per fare ciò l’input dato dall’organismo è chiaro: puntare su efficienza energetica e fonti rinnovabili lasciando perdere combustibili fossili quali petrolio e carbone.

In termini pratici per scongiurare l’allarme clima bisognerà arrivare nel 2050 a soddisfare l’80% della richiesta energetica mondiale con soluzioni pulite e rinnovabili, per poi arrivare nel 2100 a coprire con esse l’intero fabbisogno, eliminando completamente i combustibili fossili.

GREENPEACE: „GOVERNO ITALIANO E‘ ANCORATO AL PASSATO“

Nonostante i dettami siano chiari pare però che il governo italiano non sia molto sensibile all’allarme clima lanciato dalle Nazioni Unite. Come si legge nel comunicato stampa apparso oggi sul sito di GreenPeace Italia il decreto „Sblocca Italia“ sembra andare proprio in direzione contraria, come del resto l’UE firmataria di politiche definite „deboli“.

Il rapporto dell’IPCC è un monito per i politici di tutto il mondo. Proprio la scorsa settimana l’UE ha raggiunto un accordo sui propri obiettivi al 2030 in materia di clima ed energia poco ambizioso e con obiettivi decisamente insufficientidichiara Luca Iacoboni, Responsabile Campagna Clima & Energia Greenpeace ItaliaÈ necessario che l’UE mantenga la leadership nella lotta al riscaldamento globale, soprattutto in un momento in cui Cina e Usa sembrano voler prendere impegni seri sul tema. Per questo deve rivedere al rialzo i propri obiettivi al 2030, in vista della conferenza sul clima di Parigi 2015”.

La scienza ci dice che il futuro saranno le rinnovabili e l’efficienza energetica, mentre il governo italiano sembra voler rimanere ancorato al passato con le sue scelte. Il Senato voterà dopodomani il decreto Sblocca Italia, che dà il via libera alle trivelle nei nostri mari per due gocce di petrolio, mentre continuano le misure per colpire le rinnovabili. Una doppia follia: non solo si continueranno ad estrarre combustibili fossili, che dovrebbero invece rimanere sotto terra per fermare i cambiamenti climatici, ma lo si farà mettendo a rischio il mare italiano e settori come turismo e pesca sostenibile, fondamentali per la nostra economia” conclude Iacoboni.

COLLEGAMENTI ESTERNI

IPCC – Wikipedia

IPCC – Sito Ufficiale

Il comunicato ufficiale di GreenPeace

Immagine: Di Hannes Grobe 20:16, 16 December 2007 (UTC), Alfred Wegener Institute for Polar and Marine Research, Bremerhaven (Opera propria) [CC-BY-SA-2.5 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.5)], attraverso Wikimedia Commons

 

Über Cristiano Cinacchio

Classe 1985, laureato nel 2011 in Scienze della Comunicazione presso l'Università di Milano-Bicocca, con tesi in marketing relazionale e fidelizzazione del cliente. Nel marzo 2012 entra a far parte di DENIOS, in un primo momento come updater del db clienti. Da maggio 2013 è responsabile online marketing di DENIOS Italia e content manager di sito web e blog. Negli anni passati in DENIOS ha sviluppato grande familiarità con le tematiche riguardanti lo stoccaggio e la sicurezza sul lavoro nonchè un grande interesse per l'ecologia, la tecnologia industriale e le fonti di energia eco-compatibili.

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