Carburante ecologico dai rifiuti: una potenzialità da sfruttare

Carburante ecologico dai rifiuti: una potenzialità da sfruttare

Avere un carburante ecologico, bio-compatibile ed economico e nel contempo vedere decrescere le masse di rifiuti che molto spesso infestano le nostre città. Al momento due chimere, ma i due problemi potrebbero presto trovare una soluzione comune. E l’Italia è in prima linea!

UNA POTENZIALITA‘ AL MOMENTO NON SFRUTTATA

Il carburante ecologico ottenuto dai rifiuti è al momento una potenzialità non sfruttata appieno, ma potrebbe rappresentare la svolta del futuro. E‘ questa in sintesi la conclusione di uno studio del Council on Clean Transportation“ ( ICCT ). Se tutti i materiali di scarto dell’industria, delle famiglie e dell’agricoltura fossero trasformati in bio-combustibili si potrebbe coprire circa il 16 per cento del fabbisogno totale di combustibile entro il 2030. Lo studio, dal titolo „Wasted: Europe’s Untapped Resource“, è stato realizzato tramite varie aziende ambientaliste, ed è da subito diventato il punto di partenza di numerose ricerche.

Il principio su cui si basa il processo di trasformazione è semplice: i rifiuti organici sono formati da acqua e composti del carbonio, quindi possono essere trasformati in altri composti del carbonio più utili come combustibili. I rifiuti della frazione umida vengono triturati, portati a una temperatura elevata mediante un processo di pirolisi veloce (che, in assenza di ossigeno porta la sostanza fino a 600-700 °C ma senza farla bruciare) in modo da decomporre le grandi molecole organiche dei vegetali in molecole sempre più piccole. Da questo processo si ottiene una sorta di olio denso che ha caratteristiche molto simili al petrolio può poi essere trasformato nelle raffinerie in combustibili simili a gasolio e benzina mediante un successivo processo di idrogenazione e raffinazione.

I vantaggi di questo processo risultano chiari da subito: economicità del bio-carburante prodotto, si parla di un costo di circa 40 centesimi al litro, smaltimento di grandi quantità di rifiuti, ed una maggiore tutela dell’ambiente grazie alle minori emissioni di C02 dannose per l’organismo. Nonchè la creazione di nuovi posti di lavoro: stime dell’Unione Europea rivelano come si potrebbero creare fino a trecentomila posti di lavoro nel territorio dell’UE entro il 2030.

ITALIA IN PRIMA LINEA ED ALL’AVANGUARDIA

Le ricerche e gli impianti per la produzione di carburante ecologico nascono oltre oceano, in Australia, nel secolo scorso, e cominciano a sbarcare in Europa nei primi anni duemila. Ma al momento il primo e più efficiente impianto al mondo per la produzione di biocarburanti, si trova in Italia, e precisamente a Crescentino, in provincia di Vercelli.

Di proprietà della Biochemtex, azienda appartenente al Gruppo Mossi&Ghisolfi, l’impianto di Crescentino è stato inaugurato nel 2013, è frutto di un investimento di 150 milioni di euro, impiega circa cento lavoratori e produce sessantamila tonnellate di bioetanolo all’anno.

Dopo anni di ricerche e studi l’impianto è ora nel pieno della sua operatività e si configura come punto di riferimento per l’apertura di nuove bioraffinerie nel mondo ma soprattutto in Europa, dopo che nel gennaio di quest’anno l’Unione Europea ha adottato il „pacchetto energia 2030„, in cui è prevista una riduzione dell’anidride carbonica immessa nell’atmosfera del 40%.

 COLLEGAMENTI ESTERNI

Il testo integrale del „pacchetto energia 2030“

Il testo integrale del „Wasted: Europe’s Untapped Resource“

Il sito della Biochemtex – Gruppo Mossi&Ghisolfi

Über Cristiano Cinacchio

Classe 1985, laureato nel 2011 in Scienze della Comunicazione presso l'Università di Milano-Bicocca, con tesi in marketing relazionale e fidelizzazione del cliente. Nel marzo 2012 entra a far parte di DENIOS, in un primo momento come updater del db clienti. Da maggio 2013 è responsabile online marketing di DENIOS Italia e content manager di sito web e blog. Negli anni passati in DENIOS ha sviluppato grande familiarità con le tematiche riguardanti lo stoccaggio e la sicurezza sul lavoro nonchè un grande interesse per l'ecologia, la tecnologia industriale e le fonti di energia eco-compatibili.

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